IN CANTINA

LOMBARDIAROSSI

Stella Retica, Sassella Valtellina Sup.DOCG, Cantina Ar.Pe.Pe, Sondrio

Nessun commento

La Valtellina, un territorio difficile da lavorare e coltivare, perché scosceso e quasi inaccessibile.

Fare vino, un buon vino, comporta fatica, determinazione e grande passione verso il proprio lavoro e la propria terra.

Anni fa, il regista Ermanno Olmi in collaborazione con altri autori, dedicò a questo territorio un film documentario dal titolo “Rupi del vino”, nel quale documentò e descrisse con le parole prese dal libro di Mario Soldati “L’avventura in Valtellina”, il significato di vivere e fare il vignaiolo da queste parti.

Una viticoltura estrema “eroica” completamente manuale, che l’uomo ha comunque reso malleabile e più fattibile grazie alla costruzione dei terrazzamenti, dove sono presenti le vigne e dove la forte pendenza richiede uno sforzo per lo svolgimento delle pratiche agronomiche durante l’intero ciclo vegetativo della vite.

La meccanizzazione spesso risulta minima, tanto che l’immagine vera che rispecchia questa dura realtà è rappresentata dalla vendemmia. Infatti, ancora oggi si vede l’uomo che lungo i ripidi sentieri con in spalle la gerla colma di grappoli, trasporta nelle zone raggiungibili dai piccoli trattori, le uve che successivamente verranno portate in cantina per la vinificazione.

Questi terrazzamenti sono fondamentali per la coltivazione, ma anche per l’ambiente stesso, in quanto i pendii terrazzati e accuratamente mantenuti, bloccano il naturale degrado e lo smottamento regolare del terreno, salvaguardando l’intero paesaggio.

Fortunatamente il clima è assai favorevole. In effetti, le precipitazioni non sono eccessive e risultano ben distribuite nell’anno, le escursioni termiche giornaliere sono ottimali, l’esposizione delle vigne a sud determina un’opportuna insolazione, mentre la ventilazione risulta ideale in quanto le Alpi bloccano i venti freddi del nord Europa e dal vicino lago di Como arrivano tiepide correnti.

Abbiamo visto che in molte regioni italiane con il trascorrere degli anni, si è spesso costituito un binomio perfetto tra territorio e vitigno, un connubio che porta all’individuazione di un vino con la propria zona di produzione.

Qui c’è la Valtellina e la Chiavennasca “il Nebbiolo delle Alpi”. Sono fortemente legati tra loro, perché i fattori pedoclimatici risultano idonei al vitigno che esprimendosi al meglio, regala vini (Valtellina Superiore e “Sfursat”, le due DOCG) di grande profilo, apprezzati sia dal consumatore medio che dagli esperti del settore.

Tra le cinque sottozone del Valtellina Sup., c’è la Sassella, il cui nome deriva dalla rupe o “sasso”, un roccioso sperone dove è situato il Santuario mariano della Sassella che domina la S.S. dello Stelvio all’ingresso di Sondrio e che è il punto di partenza della zona;

sono più o meno 120 ettari vitati sul versante delle Alpi Retiche dove troviamo vigne dai 300 agli oltre 600 mt di altitudine.

Due sono le tipologie di vini rossi approvate dalla denominazione (1968), a seconda dei mesi d’invecchiamento: Superiore, 24 mesi e la Riserva, 36.

Ognuna delle sottozone del Valtellina sup. dà origine a vini che pur avendo vitigno e vinificazione comuni, hanno struttura e profilo sensoriale singolare, mentre hanno in comune la grande attitudine verso l’invecchiamento, un fattore importante che modifica sensibilmente la loro immagine iniziale e che li rende ancora più interessanti.

Numerose sono le cantine che producono il Sassella e una di queste è senz’altro Ar.Pe.Pe, acronimo derivante dal nome del fondatore, Arturo Pelizzati Perego, che nel 1984 rinnovò l’azienda centenaria familiare e decise di sfruttare al meglio le potenzialità del Nebbiolo per valorizzare al massimo il territorio valtellinese.

Da allora, ad oggi con i suoi figli, è stata una continua evoluzione, rappresentata dall’impiego di moderne tecniche colturali ed enologiche, senza mai dimenticare la tradizione locale ed il legame verso la propria terra; il risultato, un territorio valorizzato e vini come Inferno, Grumello e Sassella, che hanno raccolto consensi e prestigiosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero ma soprattutto, rappresentanti prestigiosi di questa valle.

Tra questi c’è senz’altro il Sassella “Stella Retica”, Valtellina Sup. prodotto con Chiavennasca al 100%, il cui nome deriva, come disegnato in etichetta, proprio dalla stella alpina che vegeta sulle alture Retiche.

La vendemmia avviene verso la metà di ottobre, manuale e selezionando i grappoli migliori. Macerazione delle vinacce per due settimane, per poi proseguire in botti di legno da 50 hl per 120 gg. L’affinamento avviene in tini e botti di legno, cemento ed infine in bottiglia, per la durata complessiva di 24.

Nel bicchiere si può vedere un bel colore rosso rubino carico, con riflessi granato.

Un profumo complesso. Dalla rosa alla viola, i lamponi, il ribes, per finire con delle note speziate, legnose e di liquirizia; bocca e naso in sintonia. Di struttura, ma di notevole freschezza, secco, con una certa mineralità ed un piacevole tannino; un finale alquanto lungo. Gradazione 13°C.

Di pronta beva, ma è portato all’invecchiamento con una grande evoluzione negli anni.

Temperatura di servizio 16-18°C e lasciamolo respirare per una trentina di minuti, per poi abbinarlo ai primi piatti con ragù di carne rossa, cannelloni ripieni o tortelli al brasato, pasta all’amatriciana, canederli e strangolapreti con burro fuso, formaggio di monte stagionato e speck, oppure risotto con salsiccia o con i funghi. Carni rosse alla griglia, carré di maiale, roast beef tradizionale, bocconcini di manzo in umido, e quant’altro. Formaggi e salumi stagionati, naturalmente con bitto, casera e bresaola valtellinese.

E naturalmente

…mezzo vuoto o mezzo pieno??

Purché sia buono, bianco, rosso e verde!!

Suggerimenti di lettura

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Menu