CHI SIAMO

Siamo stati colleghi per anni, ma soprattutto oggi siamo, due ottimi amici.

Un’amicizia nata più di quindici anni fa, nei quali oltre a condividere le difficoltà e le soddisfazioni del nostro lavoro, abbiamo condiviso una passione cresciuta nel tempo e che ha consolidato il nostro rapporto: il vino ed il contesto che lo circonda.

Non siamo né operatori del settore, né sommelier e neppure vignaioli, siamo solo due appassionati che negli anni hanno frequentato corsi di degustazione, hanno visitato cantine, hanno assaggiato molti vini, sempre con la voglia di bere un buon bicchiere di rosso, bianco, o rosato e conoscerne i requisiti.

Durante la pandemia, limitati nello svolgimento della nostra attività d’informazione scientifica del farmaco, ci siamo inventati per gioco una “rubrica settimanale”, un mezzo simpatico per trascorrere piacevolmente qualche ora: la selezione concordata di una bottiglia, accompagnata da una breve recensione che veniva postata all’interno di una chat e condivisa con altre persone interessate all’argomento.

Il vino veniva scelto perché da noi conosciuto e bevuto, oppure perché recentemente segnalato dalle più note guide enologiche nazionali e visto le relative note di merito, che ci sarebbe piaciuto degustare.

La recensione, da me scritta e priva di copiature, si basava sulla raccolta di notizie sia dal sito della cantina produttrice che da altri siti di riferimento, con successiva sintesi e stesura finale.

Solo vini italiani, ottenuti dai nostri vitigni autoctoni, oppure originari da altri paesi ma storicamente coltivati e vinificati nelle nostre regioni.

Un’analisi completa e sintetica, caratterizzata da brevi informazioni sul territorio, sulle origini e proprietà del vitigno, sulla cantina ed infine sul vino con il suo profilo sensoriale e gli abbinamenti gastronomici.

Il titolo della rubrica era “Italia in vigna” e “Cosa c’è nel bicchiere” il suo sottotitolo, espressioni evidenti del metodo e dell’obiettivo principale dell’iniziativa: conoscere i nostri vini.

Il vino non è solo un prodotto naturale ottenuto dalla spremitura dell’uva. Il vino è storia, cultura e tradizione ma non solo, è passione, impegno e capacità imprenditoriale di coloro che lo fanno in vigna ed in cantina, lo vinificano e lo imbottigliano.

Inoltre, il territorio con i suoi fattori naturali e le sue tradizioni locali, gioca un ruolo fondamentale ed è un valore aggiunto sul prodotto finale.

Considerare tutto questo, ci porta ad allargare le nostre conoscenze, ad apprezzare ancor di più ciò che abbiamo nel bicchiere, valorizzando il vino, la zona di produzione ed il lavoro dei nostri grandi vignaioli.
Voi vi chiederete perché solo etichette italiane. Ebbene la risposta è presto detta: non c’è paese al mondo con un patrimonio vitivinicolo immenso come il nostro.

600 vitigni registrati nel Catalogo Nazionale delle varietà e più della metà sono in produzione: impariamo a conoscerne alcuni ed a berne i vini, avendo qualche informazione storica e tecnica e sono convinto che ne apprezzeremo ancor di più le caratteristiche ed il valore commerciale.

Tutto ciò naturalmente, senza nulla togliere agli ottimi vini stranieri che li degusteremo nei loro paesi d’origine, soprattutto dopo questi ultimi anni critici.

Visto il riscontro positivo raccolto da amici, colleghi ed appassionati in genere, ho pensato con il mio caro amico, di riproporre questa iniziativa in modo virtuale, costituendo questo sito web che possiede lo stesso nome e la stessa modalità, con lo scopo di ampliare il numero di consultazioni creando un piccolo “network”; una rete tra consumatori che potrà permettere un proficuo scambio d’informazioni e di opinioni nel profumato, gustoso e meraviglioso mondo del vino.

Ma sempre e comunque con lo stesso obiettivo, quello di dare un piccolissimo contributo personale (scusate la presunzione!!) alla divulgazione ed alla valorizzazione del grande vino italiano, da quello più famoso a quello meno noto, dando rilievo ai nostri vignaioli che con maestria vinificano le nostre uve.

Come potrete notare, sul sito sarà immediatamente visibile la sezione “Cosa c’è bicchiere”, dove compariranno delle immagini fotografiche ed i nomi di alcune bottiglie che rappresentano le proposte della settimana, le quali dopo alcuni giorni verranno sostituite con delle nuove e contemporaneamente, inserite nella sezione del menù “In Cantina”, suddivisa a sua volta in 5 sottosezioni relative ai vini bianchi, rossi, in rosa, passiti e spumanti.

Abbiamo voluto includere alcune fotografie che verranno man mano sostituite, per valorizzare i luoghi del nostro meraviglioso Paese, dove queste vigne vengono allevate e questi vini vinificati.

E per concludere, un’ultima doverosa considerazione.

Rispetto alle preferenze indicate, da parte nostra non c’è stata e non ci sarà mai alcuna “spinta” pubblicitaria a favore di un’etichetta piuttosto che verso la cantina produttrice.

Nelle singole regioni o zone di produzioni, di cantine, vignaioli ed enologi ce ne sono tanti, tutti che coltivano spesso le stesse uve e generano gli stessi vini, con grande abilità ed in base alla propria esperienza, tanto da essere tutti meritevoli di menzione, qui necessariamente irrealizzabile.

Pertanto, da parte nostra la scelta è disinteressata e resta solo la voglia e l’entusiasmo di scrivere e condividere qualcosa che ci piace e fortemente ci appassiona.

Le valutazioni più competenti e più tecniche le lasciamo giustamente ai sommelier ed alle prestigiose Guide enologiche, mentre quelle promozionali … non fanno al caso nostro!!

Fabio e Pierangelo.

I DUE AUTORI

Fabio Albini, nato a Brescia e qui residente dal 1957, diplomato perito agrario e laureato in Scienze Agrarie alla Facoltà di Milano, da pochi mesi in pensione ma per trent’anni Informatore Scientifico del farmaco.
Segni particolari: dagli amici definito “il Barone” per i modi educati e gentili e per l’abbigliamento particolarmente curato e adeguato ad ogni occasione.
Sincero e diretto, disponibile e affidabile. Un buon amico.
Il mare, un’infinita attrazione.
Il banchetto ideale: piatti tipici, un buon vino, una buona compagnia e possibilmente la vista del mare.

Pierangelo Pilato, nato a Mantova 1959, residente a Peschiera d/Garda (VR), laureato a Parma in Chimica e Tecnologie farmaceutiche, Informatore Scient.co del farmaco da 35 anni.
Segni particolari: “Pillo” per gli amici. Dall’aspetto un po’accigliato per la presenza della barba sempre ben tenuta e portata da più di 40 anni.
Un po’ criticone ma incline alla vita in armonia; sensibile e generoso.
Grande commensale, per l’ottima compagnia e perché amante della buona cucina.
Un amico fedele e d’altronde ama i cani, boxer in particolare, che ha posseduto per circa 20 anni.

Menu