IN CANTINA

SPUMANTITRENTINO A. ADIGE

Mach, Riserva del Fondatore, Trento DOC, Istituto Agr. San Michele all’Adige (Tn)

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San Michele all’Adige, siamo nel bel mezzo della valle omonima e ci troviamo a toccare una tappa importante per tutta l’enologia, trentina e italiana.

Infatti, in questo comune della provincia di Trento, situato nella Piana Rotaliana, una zona ad alta vocazione viticola, troviamo l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo ed alla popolarità dei vini trentini.

Era il 1874 e durante la dominazione dell’Impero Austro-Ungarico, nasceva in questo borgo una scuola agraria con annessa una stazione sperimentale.

L’obiettivo, posto direttamente da politici e consulenti della casa imperiale asburgica, fu la formazione più specifica sia di tecnici enologi che di viticoltori, nonché una più razionale organizzazione del settore vitivinicolo.

L’Assemblea Regionale Tirolese (Dieta) acquistò terreni e fabbricati, ed in particolare, un monastero del XII secolo dell’ordine monastico degli Agostiniani, ancora oggi come allora, sede dell’istituto e ben visibile dall’autostrada del Brennero, perché di struttura imponente e sovrastante il centro abitato.

Edmund Mach, studioso in chimica agraria ed enologia, fu il primo direttore, ma può essere considerato giustamente il fondatore di questa scuola.

Visto la sua pregressa esperienza in altri istituti austriaci simili, egli mise in atto i principi base per un’attività scolastica di formazione professionale, nella quale emergevano la didattica, la ricerca e la consulenza tecnico-scientifica.

Naturalmente dal 1919 la scuola passò di competenza dello Stato italiano e della provincia di Trento, ma il percorso intrapreso anni prima non fu abbandonato, anzi vennero svolte ancora tutte le attività didattiche ma all’insegna di un continuo rinnovamento.

Infatti l’istituto negli anni a seguire divenne un punto di riferimento nella formazione e nella ricerca, non solo in ambito agricolo ed enologico ma anche in quello agroalimentare e ambientale.

Attualmente la superfice coltivata e boschiva dell’azienda agraria annessa all’Istituto è di circa 200 ettari, dei quali una sessantina a vite, suddivisi nei pressi della sede centrale ed in altre aree trentine a maggiore vocazione, con l’obiettivo di proporre dei vini tipici e rappresentativi del mondo enologico regionale.

La cantina, costruita all’interno dell’antico monastero, ha subito nel tempo ripetuti ampliamenti, dall’epoca rinascimentale ai primi anni del 2000 e pertanto rappresenta un mix tra il passato ed il presente dove appaiono evidenti e risultano fortemente legate, la tradizione e l’innovazione tecnologica.

5 sono le linee di produzione o tipologie di vini, con l’obiettivo di utilizzare al meglio il territorio, evidenziare le potenzialità enologiche dei vitigni, investendo nella ricerca e nella promozione.

Linea Fondazione E. Mach, monovarietali tipici trentini.

Castel San Michele, due uvaggi, bianco (Incrocio Manzoni, Pinot bianco e Riesling renano) e rosso (taglio Bordolese, Merlot e Cabernet);

Monastero, rappresentata da alcuni cru, 5 bianchi e 2 rossi;

Vini Biologici, un bianco ed un rosso;

Vini Speciali, con 2 vini dolci e 2 spumanti Trento DOC, dove su tali bottiglie, campeggiano lo stemma dell’istituto e l’icona di E.Mach.

Mach Riserva del Fondatore è uno dei due spumanti, un metodo classico ottenuto con uve Chardonnay e Pinot nero, coltivati in appezzamenti dai 450 ai 700 mt s.l.m. con la corretta esposizione e le migliori condizioni pedo-climatiche.

La vendemmia delle uve è manuale e selettiva e si svolge mediamente verso la fine di settembre.

Il metodo è quello definito classico, con le due fermentazioni.

Si inizia con la vinificazione tradizionale per i vini bianchi e la prima fermentazione viene fatta svolgere sia in acciaio che in barriques di rovere. Successivamente, a Primavera, la presa di spuma e quindi la rifermentazione, con maturazione e permanenza sui lieviti per più di 4 anni.

Infine, sboccatura, tiraggio e affinamento in bottiglia.

Nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino, con riflessi dorati, una bella corona ed un fine perlage.

Profumato, dove emerge la frutta fresca a polpa bianca, ma anche la crosta del pane ed un sentore di lievito.

Equilibrato e di ottima struttura. Fresco, morbido e alquanto setoso ed estremamente fine .

Ottima persistenza che dona una piacevolissima beva. Gradazione 12°C.

Si può tenere in cantina ma beviamolo subito ad una temperatura di servizio di 8°C, a tutto pasto. Certamente è ottimo come aperitivo ma può essere abbinato a diversi piatti di pesce e carne bianca. Carpacci di pesce, tagliolini ai frutti di mare, risotto agli scampi, orata al forno o spigola al sale, oppure gamberoni alla griglia.

Vitello tonnato o arrosto di carni bianche e pure con formaggi saporiti e mediamente stagionati.

E come sempre

…mezzo pieno o mezzo vuoto??

Purchè sia buono, bianco, rosso e verde!!

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