Alcuni poeti o scrittori nelle loro opere citano i vini, non solo per ciò che stanno descrivendo nei loro scritti ma più semplicemente perché amanti del buon vino.
Nel romanzo Addio alle armi, Hemingway cita un particolare vino perché fortemente apprezzato e così fa Thomas Harris che nel thriller Il Silenzio degli innocenti, menziona lo stesso vino, da lui pure molto gradito.
Ho riportato questi due esempi, perché in entrambe i casi si parla di un grande vino, uno dei più prestigiosi rossi italiani, ammirato ed invidiato da molti paesi stranieri nei quali la produzione vinicola è fondamentale:
l’Amarone.
Il Veneto con la provincia di Verona è la sua culla nativa.
Grande espressione di territorialità, perché come per altri vini italiani, oltre ad essere tipico della zona, ha reso il territorio di produzione famoso in tutto il mondo, fatto conoscere i vitigni da cui deriva e dato grande visibilità e successo alle numerose cantine produttrici.
L’area è tipicamente pedo-collinare, di grande valore naturalistico e culturale, rappresentata da verdi vallate, quali la principale e storica Valpolicella, la Valpantena, la Val Tramigna, la Val d’Illasi e la Val di Mezzane;
da segnalare che cinque comuni della Valpolicella, rappresentano la zona di più antica tradizione e produzione, spiegando così perché le bottiglie di vino qui prodotte hanno l’esclusiva di riportare sulle etichette l’appellativo di “classico”.
L’origine dell’Amarone è piuttosto recente, dato che la storia racconta che nei primi anni Trenta per pura casualità, una botte di Recioto, altro vino tipico locale, venne dimenticata dal cantiniere di Villa Novare, ora Villa Mosconi Bertani. Questi, dopo alcuni anni, scoperta la botte e resosi conto dell’errore, assaggiò il vino convinto di sbarazzarsene, ma con grande stupore, scoprì che esso era ancora buono.
Immediatamente informò l’enologo della cantina, il quale non solo ne confermò la bontà, ma notò piuttosto che questo aveva acquisito caratteristiche differenti dalle primarie, un profilo strutturale e sensoriale di grande valore ed un grado alcolico piuttosto elevato, frutto della fermentazione continua in botte.
Inoltre, non risultava dolce come il Recioto ma bensì si presentava con un gusto più secco e con una certa vena delicatamente amara e perciò per distinguerlo, venne chiamato Amarone.
Da allora, trascorsero circa vent’anni prima di vinificare intenzionalmente questo vino e di avere le prime significative produzioni.
Nel 1968 l’Amarone venne incluso agli altri vini tipici nella denominazione della Valpolicella e nel 2010 si formalizzò il disciplinare DOCG, con tutti i parametri stabiliti.
L’Amarone non è ottenuto con le uve di un singolo vitigno ma bensì è un uvaggio, costituito principalmente dalle varietà autoctone veronesi a bacca nera, quali Corvina, Corvinone e Rondinella.
Il disciplinare ammette il 45-95% della prima, la seconda per un massimo del 50% e l’ultima dal 5 al 30%; è previsto un 25% di uve di vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Verona, di cui 15% varietà generiche e 10% autoctone (Molinara, Oseleta, Negrara, etc..); il grado alcolico deve risultare come minimo del 14%.
La Corvina è il vitigno più antico della Valpolicella e maggiormente coltivato nel Veneto. Deve il suo nome al colore intenso degli acini a maturazione, che ricordano appunto il colore delle piume dei corvi; è l’elemento essenziale per dare sapore, corpo e sentore speziato ai grandi rossi della Valpolicella.
Il Corvinone, è stata recentemente riconosciuta varietà, perché in precedenza era considerata per errore un clone della Corvina. E’ un vitigno molto delicato, che predilige le zone collinari, che rifugge l’umidità ed è sensibile alle malattie; dona al vino finezza, acidità ed un morbido tannino.
Secondo la tradizione rurale locale i nomi di queste due varietà deriverebbero anche dal termine “corba”, cioè la cesta utilizzata per trasportare le uve durante la vendemmia.
Rondinella, da rondine, per il colore blu- nero degli acini, che ricorda il piumaggio delle rondini. Varietà resistente, vigorosa e facilmente coltivabile. All’appassimento raggiunge livelli zuccherini elevati, ha una buona acidità e risulta l’elemento integrante dell’uvaggio; visto il tenore zuccherino è fondamentale anche per la vinificazione del Recioto.
L’Amarone è definito un vino passito, ma completamente diverso dai classici vini dolci di tale categoria.
Due sono le fasi particolari e fondamentali prima della vinificazione: la selezione delle uve in vendemmia e l’appassimento.
In vigna solo il 40 % del totale delle uve viene utilizzato per produrre il vino e questo, perché la selezione è rigorosissima, fatta da personale esperto, capace di effettuare una scelta accurata dei grappoli che devono essere molto maturi, di misura media e soprattutto spargoli, cioè con gli acini distanziati e con i raspi visibili; ciò per favorire il passaggio dell’aria, per il successivo appassimento ed evitare muffe e fermentazioni anomale.
Le uve raccolte vengono messe in cassette le quali a loro volta vengono disposte direttamente su dei ripiani nei fruttai, particolari locali a temperatura controllata, oppure vengono tolte dalle cassette e adagiate delicatamente su particolari graticci, le arele, costituiti da cannette di bambù sostenute da telai, sempre all’interno dei fruttai.
Questa è la fase di appassimento che dura per tre mesi, durante i quali l’uva perderà circa il 40% di acqua e acquisirà un elevato grado zuccherino, sviluppando anche un notevole profilo aromatico.
A metà Gennaio avverrà la pigiatura delle uve, seguita dalla fermentazione in vasche d’acciaio inox, con la macerazione sulle bucce ed i regolari rimontaggi, il tutto per un tempo superiore di poco ai 20 giorni.
Poi il vino verrà posto in botti di rovere di diverse, dimensioni, età e grado di tostatura per la relativa maturazione, che durerà almeno due anni, al termine dei quali verrà imbottigliato per un ulteriore affinamento.
Poche settimane fa, la viticoltura italiana, veneta in particolare, è stata colpita da un grave lutto, la scomparsa di Franco Allegrini, vignaiolo, enologo e produttore veronese, ma soprattutto figura storica e rilevante per l’Amarone, perché negli anni ha contribuito in maniera significativa alla valorizzazione di questo vino ed in generale dei vini della Valpolicella.
Pertanto, a maggior ragione, segnaliamo come Amarone, il suo Classico DOCG ’17, premiato quest’anno dal Gambero Rosso con i 3 Bicchieri, come del resto è avvenuto nel corso degli anni, per tante altre etichette prodotte dall’omonima cantina.
Questo vino viene prodotto con uve Corvina e Corvinone ambedue al 45%, mentre Rondinella e Oseleta entrambe al 5% da piante trentennali. Il periodo di vendemmia è nella terza settimana di Settembre e successivamente seguono in modo tradizionale appassimento e vinificazione.
L’affinamento avviene prima in barriques nuove per 18 mesi, poi per ulteriori 7 mesi, ed infine, per altri 14 ma in bottiglia.
Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino carico con riflessi granato. Un profumo intenso di frutta di bosco matura e sotto spirito, di legno, tabacco e spezie. Grande equilibrio. Il sorso è potente, morbido e avvolgente. Forte struttura, ottimo tannino e giusta acidità e sapidità; una delicata persistenza. Gradazione 16%.
L’evoluzione può raggiungere e superare i vent’anni ma lo si può bere subito, dopo averlo aperto un’ora prima ad una temperatura di servizio di 18°C, abbinandolo a piatti importanti di carne, grigliata, arrosti, brasati e selvaggina; bolliti con salse saporite e speziate (salsa pearà). Stracotto d’asino o di cavallo.
Ma lo si può gustare con formaggi e salumi stagionati e naturalmente con un primo piatto tipico locale, il risotto all’Amarone, dove la mantecatura viene fatta con burro di malga e formaggio Monte Veronese.
E come sempre
…mezzo vuoto o mezzo pieno?
Purché sia buono, bianco, rosso e verde!
10 Commenti. Nuovo commento
Ben fatto !
Lettura ricca di spunti culturali ed approfondimenti di tecnica enologica .
Sicuramente un utile supporto alla conoscenza , che consente, anche ai meno “esperti” di avvicinarsi sempre più al mondo vitivinicolo italiano.
Recensioni equilibrate da sorseggiare piacevolmente .
Bravi ! Ben fatto !
Grazie Gianni.
L’obiettivo è proprio quello di fornire alcuni semplici dettagli sui nostri vini e sui relativi vitigni che li generano.
Sono convinto che ciò possa essere d’aiuto ai neofiti e che possa integrare le conoscenze dei più esperti ,naturalmente nel caso in cui ce ne sia la necessità.
Non posso ritenermi un appassionato del buon bere perché da poco mi avvicino a questo interessante mondo, ma sono da sempre curioso di capirne le basi, in modo semplice, chiaro, preciso e poco impegnativo. Questo blog mi offre tutto questo. Una piacevole lettura ricca dei riflessi del sapere. Grazie e chi con il suo impegno mi offre questa grande opportunità con queste pagine.
Grazie a te Francesco, che sei entrato, hai letto e lasciato un breve commento.
Ti posso assicurare che qui troverai sempre ciò che tu richiedi, scritto in modo chiaro, semplice ed accurato.
Mi auguro che ciò possa contribuire sia a migliorare le tue conoscenze che ad avvicinarti sempre più a questo meraviglioso mondo.
Complimenti per la vostra bella iniziativa!
E’ un blog in cui si può riconoscere l’autentica passione di chi lo anima e il desiderio di condividerla anche con chi, come me, è affascinato dal mondo dell’enologia pur non potendo dirsi tecnicamente ferrato al riguardo.
Qualcosa di inclusivo, insomma, non di riservato ad esperti e addetti ai lavori: sarà un piacere scoprire in vostra compagnia i territori, la storia e le tradizioni che accompagnano i nostri grandi vini, con la stessa sensazione di essere con voi a degustare un buon calice e a parlarne insieme che mi avete offerto con queste prime recensioni.
Grazie!
Grazie a te Bruno. Per noi è e sarà sempre un piacere condividere questi semplici articoli.
Noi non siamo tecnici, ma semplici nonché grandi appassionati, con la voglia di conoscere tutto ciò che un vino si porta appresso, dal territorio, alla storia , fino alla sua vinificazione.
E la scelta di una bottiglia non vuole essere di tipo commerciale ma solamente legata ad una personale preferenza oppure dal desiderio di aprirla e berne il contenuto per apprezzarne le caratteristiche che esperti enologi e sommelier hanno evidenziato. E allora perché non condividere tutto questo?
Pertanto mi auguro di darti ancora piacevoli sensazioni con la lettura dei prossimi articoli e ti posso assicurare che ce ne saranno veramente tanti. Grazie ancora.
Complimenti Fabio. Ben fatto. Di piacevole lettura, semplice ma colto. Vi seguirò senz’altro. A presto.
Grazie Gianpaolo.
L’obiettivo che mi sono posto e che credo di riuscire a cogliere, è una lettura semplice, essenziale e comprensibile per chiunque, dall’esperto, all’appassionato, fino al neofita e che sia rappresentativa dei nostri eccellenti vini italiani.
Seguici, e mi auguro di soddisfare il più possibile le tue aspettative.
Bello, una descrizione perfetta.
Bravo Fabio !
Sarebbe utile secondo me avere anche un’idea sul costo della bottiglia.
Essendo io mezzo reggiano e mezzo trentino mi aspetto una recensione su un Lambrusco ed un Teroldego.
Ciao
,
Grazie Alberto.
Mi è sempre piaciuto leggere articoli o pubblicazioni sui vini, pertanto le descrizioni sono e saranno sempre complete e corrette.
Inoltre la tua osservazione è adeguata ma noi abbiamo scelto di non mettere il costo perché come ho evidenziato esplicitamente in “Chi siamo”, questo è un blog esclusivamente informativo e per nulla promozionale e commerciale;
il nostro principale scopo è segnalare e far conoscere il vitigno (vitigni) che genera un vino e non una determinata etichetta.
Ci sono, in primo luogo i siti delle cantine produttrici, oppure quelli solo commerciali, dove poter trovare quella bottiglia e consultarne il prezzo, oppure valutare un’alternativa (sempre dello stesso vino) a ciò che noi abbiamo scelto e segnalato.
Ti assicuro fin da ora, che l’etichette pubblicate saranno sempre accessibili a tutti.
Lambrusco e Teroldego?? Non ti preoccupare, gli articoli sono già pronti e quando arriveremo in quelle due regioni, li leggerai e spero saranno di tuo gradimento.